mercoledì 13 agosto 2025

Lettera aperta al Presidente della Commissione comunale ( Messina ) sul ponte, Pippo Trischitta


Gentile Consigliere Comunale e Presidente della Commissione sul Ponte, Pippo Trischitta,

Le scrivo in qualità di ingegnere esperto di comunicazione e come uno dei tanti che seguono con attenzione le vicende legate alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Ho visto la mia foto ( pubblicata nel mio profilo Facebook ) che ha condiviso, un'immagine che mette in luce le difficoltà di comunicazione complesse con un pubblico non esperto, un tema di grande importanza.

Trovo che questa immagine sia uno spunto di riflessione cruciale per la delicata attività che la sua Commissione si trova ad affrontare. In questa fase, successiva all'approvazione da parte del CIPESS, il ruolo del Comune di Messina è più che mai fondamentale. È il momento in cui l'Ente locale deve diventare un punto di riferimento per l'informazione e il dibattito, superando la complessità tecnica e rendendo comprensibili a tutti le implicazioni del progetto.

La Commissione, presieduta da lei, ha l'opportunità di evitare che i cittadini si sentano esclusi dal processo decisionale. A tal fine, è essenziale che le comunicazioni non siano rivolte solo agli "addetti ai lavori", ma che siano chiare, accessibili e in grado di raggiungere tutti, superando ogni barriera di linguaggio o di conoscenza pregressa.

Le chiedo, dunque, di fare della Commissione un luogo di trasparenza, dove le informazioni sui progetti, le decisioni e le potenziali conseguenze per il nostro territorio siano condivise in modo aperto e comprensibile. Credo che questo sia il modo migliore per onorare il suo ruolo di Presidente e per garantire che il futuro della nostra città non sia deciso a porte chiuse o, peggio, con una comunicazione che non arriva a tutti.

Ringraziandola per l'attenzione che vorrà dare a questa mia lettera, Le auguro buon lavoro.

Cordialmente

Prof Ing Aldo Domenico Ficara

martedì 12 agosto 2025

Espero: il Fondo nazionale pensione complementare dei lavoratori della scuola


Espero è il Fondo nazionale pensione complementare dei lavoratori della scuola, iscritto all’Albo tenuto dalla Covip con il n.145. 
In quanto associazione senza fini di lucro, il suo unico obiettivo è quello di permetterti di costruire una pensione complementare  per bilanciare il previsto abbassamento della pensione pubblica Insegnanti, ma anche dirigenti scolastici, direttori amministrativi, collaboratori scolastici ecc. costituiscono gli oltre 100 mila associati, rendendo Espero uno dei più grandi fondi negoziali d’Italia. Nasce a seguito dell’emanazione dell’accordo istitutivo del 14/03/2001 fra le Organizzazioni Sindacali del settore (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal, GILDA-UNAMS, CIDA) e l’ARAN e al successivo atto costitutivo del 17/11/2003.

Ponte sullo stretto di Messina: Cosa vuol dire l'acronimo IROPI


L' IROPI, acronimo di "Imperative Reasons of Overriding Public Interest", sono le "motivazioni imperative di prevalente interesse pubblico" che il governo italiano ha identificato per giustificare la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. In sostanza, si tratta di una dichiarazione che attesta come l'opera sia di tale importanza per il bene comune da superare eventuali impatti negativi, come quelli ambientali. 

La dichiarazione IROPI, approvata dal Consiglio dei Ministri, è un passaggio fondamentale per accelerare l'iter burocratico e avviare i lavori del ponte. Questo documento, previsto dalla normativa europea, permette di derogare a procedure di valutazione ambientale più complesse, qualora l'opera sia ritenuta di interesse pubblico prevalente. 

Nello specifico, le IROPI per il Ponte sullo Stretto riguardano:

  • Tutela della salute umana:

si presume che il ponte possa contribuire a migliorare la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini. 

  • Sicurezza pubblica:

l'opera potrebbe migliorare la gestione delle emergenze e dei rischi legati alla mobilità. 

  • Conseguenze positive di primaria importanza per l'ambiente:

questa affermazione è più complessa, in quanto il ponte stesso potrebbe avere un impatto ambientale negativo. La dichiarazione IROPI sembrerebbe quindi suggerire che i benefici complessivi, inclusi quelli legati alla logistica e alla riduzione dell'inquinamento da traffico, superino le conseguenze ambientali negative. 

In sintesi, l'IROPI rappresentano un atto che il governo utilizza per dare priorità al Ponte sullo Stretto, giustificando la sua realizzazione nonostante potenziali impatti negativi, e accelerandone l'iter. 


Vittoria Baldino sul ponte sullo stretto di Messina: stiamo spendendo circa 20 miliardi di euro degli italiani per costruire un castello di sabbia.


 Si riceve e si pubblica

“Questo è un progetto che non sta in piedi, è un castello di sabbia e noi non stiamo costruendo una strada comunale con qualche milione di euro, noi stiamo spendendo circa 20 miliardi di euro degli italiani per costruire un castello di sabbia”.

Lo ha affermato la deputata del Movimento 5 Stelle, Vittoria Baldino, nel corso del programma “Filorosso”, condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3, e che ha dedicato l’apertura della trasmissione alla costruzione del Ponte sullo Stretto.

“Ci viene detto che siamo ideologici, io mi chiedo, sono ideologici quelli che chiedono un progetto esecutivo unico rispetto a una mega opera che ci costa 20 miliardi di Euro?”, ha detto Vittoria Baldino, “Siamo ideologici se chiediamo che è necessario fare dei test per verificare se i cavi effettivamente reggono?

Siamo ideologici se chiediamo che vengano fatti i rilievi come chiesto dalla Commissione via VAS sulle indagini geologiche geomorfologiche, sismologiche per vedere se questo ponte effettivamente starà in piedi, oppure è ideologico chi oggi manda a gara sostanzialmente in lotti per un progetto che non è neanche un progetto esecutivo, che non conosciamo la reale fattibilità?

Siamo ideologici noi o ideologico chi sottostima sostanzialmente il progetto dicendo che costerà 13 miliardi e mezzo, ma noi sappiamo che costerà molto di più, allora mi chiedo chi è ideologico, chi chiede se effettivamente questi soldi verranno spesi per un’opera che si potrà fare, porterà effettivamente un ritorno in termini sociali e di sviluppo oppure chi invece va con la propaganda a spendere miliardi di Euro?”.

Per Vittoria Baldino “la più grande opera che si possa fare per la Calabria e per la Sicilia sia portarle all’interno dell’Europa, sia dotarle di infrastrutture all’altezza di questo nome, sia quella di collegare gli aeroporti alle stazioni ed oggi non lo sono, sia quello di elettrificare le ferrovie ed oggi la maggior parte soprattutto nell’area ionica non lo sono, il 50% è a binario unico”.

lunedì 11 agosto 2025

Cosa succede al ponte sullo stretto di Messina se parte una procedura d’infrazione UE


 Se Bruxelles dovesse ravvisare gravi irregolarità, l’Italia potrebbe essere costretta a rivedere il progetto, bloccarlo o sottoporlo a correzioni sostanziali. Se la Commissione europea accogliesse il reclamo delle associazioni, potrebbe aprirsi una procedura d’infrazione contro l’Italia. Le conseguenze sarebbero pesanti: sospensione delle autorizzazioni, sanzioni economiche e obbligo di rivedere completamente il progetto in conformità alle direttive europee. A livello politico, l’Italia rischierebbe tensioni istituzionali con Bruxelles e un isolamento che potrebbe riflettersi anche su altri tavoli. Dal punto di vista giuridico, una decisione in favore delle associazioni creerebbe un precedente importante, rafforzando il controllo dell’UE sui progetti nazionali con impatto ambientale. Per il ponte, significherebbe ripartire da zero: esplorare soluzioni alternative, riformulare le strategie di mitigazione ambientale e dimostrare un reale equilibrio tra esigenze infrastrutturali e rispetto della biodiversità. Entriamo nel merito del problema tecnico:  l'impatto del ponte è talmente significativo da aver richiesto l’attivazione di una procedura speciale, la cosiddetta “livello III della VINCA” (Valutazione d’Incidenza), prevista quando un progetto incide su aree protette della Rete Natura 2000, come lo sono le due sponde dello Stretto e il braccio di mare che le divide.

Questa procedura in deroga, prescritta dalla stessa Commissione VIA-VAS (Valutazione di Impatto Ambientale), consente di realizzare un’opera nonostante gli impatti negativi, ma solo a tre condizioni ferree e non negoziabili, stabilite dalle direttive “Habitat” e “Uccelli”:

  • Dimostrare l’assenza di alternative progettuali valide.
  • Provare l’esistenza di “motivi imperativi di rilevante interesse pubblico” (i cosiddetti IROP) che giustifichino l’opera.
  • Prevedere misure di compensazione ambientale efficaci, in grado di bilanciare il danno prodotto.
  • Secondo le quattro associazioni ambientaliste, nessuna di queste tre condizioni è stata soddisfatta.

I video del movimento " No Progetto Ponte "

  Il primo video del movimento " No Progetto Ponte ":