sabato 9 agosto 2025

Aldo D, Ficara: il Ponte sullo Stretto di Messina un progetto di difficile, se non problematica, attuazione


Con grande piacere annunciamo la pubblicazione di un nuovo e fondamentale volume nel panorama dell'ingegneria strutturale: "Criticità tecniche del ponte dello stretto di Messina: Prove a fatica sui cavi". Questo libro digitale, un agile volumetto divulgativo di circa 40 pagine, condensa un'approfondita analisi tecnica, offrendo una panoramica completa e dettagliata sulle sfide ingegneristiche legate alla durabilità dei cavi principali del futuro Ponte sullo Stretto di Messina.

Pubblicato da Silicon Valley dello Stretto e curato dall'autorevole Ing. Aldo Domenico Ficara, questo volumetto si propone come un riferimento essenziale per chiunque desideri addentrarsi nelle complessità tecniche di un'infrastruttura che, pur ambiziosa, solleva interrogativi profondi sulla sua effettiva attuabilità costruttiva e sulla sua longevità.

Il Ponte sullo Stretto: Un'Ambizione da Record, Tra Dubbi e Sfide Inedite

Il Ponte sullo Stretto di Messina è un'opera che, nelle intenzioni, dovrebbe ridefinire i limiti dell'ingegneria civile. Con una campata centrale sospesa da record di 3.300 metri e torri che si innalzeranno per 399 metri, supererebbe ogni precedente a livello mondiale. La sua progettazione per una vita utile di ben 200 anni in un ambiente caratterizzato da elevata sismicità (una delle zone più instabili del Mediterraneo ), venti che possono raggiungere i 270 km/h e la corrosione marina , rende la comprensione e la gestione della fatica dei materiali, in particolare dei cavi di sospensione, un aspetto di cruciale importanza.  

Tuttavia, come evidenziato nel volumetto, l'ambizione del progetto si scontra con una serie di criticità tecniche che mettono in discussione la sua stessa fattibilità costruttiva. L'Ing. Emanuele Codacci Pisanelli, esperto di ponti di fama internazionale, ha definito il progetto "vecchio e pieno di assurdità", sollevando dubbi significativi sui cavi e sulle prove sismiche e aerodinamiche. 

I Cavi: Un Nodo Irrisolto tra Teoria e Pratica

Il cuore del problema risiede nei quattro cavi principali, ciascuno un'intricata tessitura di oltre 44.000 fili d'acciaio ad alta resistenza. Il libro esplora il fenomeno della 

fatica dei materiali, ovvero la tendenza di un componente a rompersi sotto carichi ciclici ripetuti, anche se inferiori alla sua resistenza statica. Ma come si garantisce che questi "tendini" d'acciaio resistano per due secoli in un ambiente così ostile?

Il volumetto illustra come la fatica si manifesta in diverse forme sui cavi del ponte:

  • Fatica Assiale: le continue sollecitazioni dovute al traffico veicolare e ferroviario, oltre alle fluttuazioni del vento.  

  • Fatica da Fretting (o sfregamento): un fenomeno insidioso che si verifica nelle zone di contatto tra i cavi e le loro selle di supporto. È proprio su questo punto che si accende il dibattito più acceso: il Prof. Risitano ha sostenuto che le certezze sulla durabilità dei cavi potrebbero arrivare solo da test eseguiti con "macchine di colossali dimensioni, mai costruite" e che tali sperimentazioni "dovrebbero protrarsi ininterrottamente per almeno 25-75 anni e con esiti allo stato non pronosticabili". La società Stretto di Messina ha risposto che le prove di fretting fatigue hanno una durata di alcuni mesi e si avvalgono di martinetti idraulici , ma il divario tra le due posizioni evidenzia una potenziale lacuna tra le attuali capacità di prova e le esigenze di validazione a lungo termine per una struttura di dimensioni senza precedenti. 

  • Fatica da Corrosione: un nemico silenzioso ma potente, amplificato dall'ambiente salmastro dello Stretto. La corrosione e la fatica si esaltano a vicenda, accelerando il degrado e riducendo drasticamente la vita utile dei fili d'acciaio.  

  • Fatica Indotta Sismicamente: un fattore di rischio non trascurabile in una delle aree a più alta sismicità del Mediterraneo. Gli eventi sismici possono indurre cicli di stress elevati, e la rottura di cavi, potenzialmente innescata da un sisma, può aumentare le forze assiali nelle travi fino al 42%, riducendo la resistenza sismica complessiva del ponte.  

Un Progetto di Difficile Attuazione Costruttiva

Il libro non si limita a descrivere i problemi, ma approfondisce anche le metodologie di prova e gli standard internazionali (Eurocodici, ASTM, AASHTO) che guidano queste verifiche. Tuttavia, la scala senza precedenti del Ponte sullo Stretto solleva la questione dell'adattamento di tali normative. Il confronto con altre grandi opere, come il celebre Ponte Akashi Kaikyō in Giappone, che pure ha utilizzato "macchine di prova a fatica di grandi dimensioni" , mostra come il Ponte sullo Stretto di Messina sia destinato a superare ogni record esistente , spingendo i confini dell'ingegneria moderna a un livello che potrebbe non essere pienamente supportato dalle attuali capacità di test e validazione.  

Il volumetto conclude sottolineando che, sebbene il monitoraggio continuo della struttura sia proposto come strumento essenziale per la gestione della fatica durante la vita operativa , esso non può sostituire la certezza che dovrebbe derivare da prove pre-costruzione esaustive e pienamente rappresentative. La "Silicon Valley dello Stretto" e l'Ing. Aldo Domenico Ficara, con questo lavoro, offrono una guida essenziale per comprendere le profonde incertezze e le sfide ingegneristiche che rendono il Ponte sullo Stretto di Messina un progetto di difficile, se non problematica, attuazione costruttiva.Disponibile ora in formato digitale su Amazon, questo volumetto è la guida essenziale per chiunque voglia capire a fondo il cuore tecnologico e le criticità di un'opera che, prima di essere un simbolo, è una complessa equazione ingegneristica ancora in cerca di tutte le sue soluzioni.

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